I migliori tool gratuiti per la ricerca delle parole chiave

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Data :

16 Gennaio 2021

Autore:

David Tedde

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Se state leggendo questo articolo, è sicuramente perché vi state cimentando con campagne pay per click su Google AdWords, oppure all’ottimizzazione dei contenuti del vostro sito in ottica SEO. Tutte o quasi le ricerche degli utenti online, ormai, passano per i motori di ricerca, tra cui Google la fa decisamente da padrone.

Collocarsi al meglio per determinate parole chiave o query di ricerca – semplicemente, le parole che usano gli utenti per le loro ricerche online – è fondamentale per portare traffico, e quindi conversioni, sul proprio sito.

Oggi ci dedichiamo proprio a questo, ovvero ad aiutarvi scoprire i migliori tool che, gratuitamente, posso aiutarvi a ricercare le parole chiave migliori su cui puntare, o a generare liste di parole chiave che vi siano utili per creare le vostre campagne.

Esiste uno strumento apposito, fornito da Google, per la generazione delle parole chiave: parliamo del Keyword Planner di Google. Nonostante sia uno strumento gratuito, che mantiene ancora alcune funzionalità, le funzioni sono recentemente cambiate ed in molti si sono sentiti frustrati dal funzionamento attuale del Keyword Planner di Google, che con gli ultimi aggiornamenti ha perso molta della sua utilità. Se infatti prima, utilizzandolo, era possibile farsi suggerire parole chiave correlate a quelle inserite, negli ultimi anni questa funzionalità è decisamente ridotta, soprattutto qualora non si spendano cifre piuttosto alte in campagne AdWords gestendo svariate campagne. Se in molti continuano comunque ad utilizzare questo strumento, sono anche tanti quelli che cercano alternative interessanti che siano anch’esse gratuite.

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Buone notizie però, non per forza è necessario utilizzare Google Keyword Planner per la ricerca delle parole chiave da utilizzare per le vostre campagne online. Questo non vuol dire però che sarete costretti ad impiegare tempo prezioso nel cercare le parole chiave per le vostre compagne a mano, scervellandovi, anzi! Negli anni sono stati sviluppati diversi tool pensati proprio per assisterti nella ricerca delle tue parole chiave, e ce ne sono di performanti anche tra quelli di tipo gratuito. Vediamo insieme qui di seguito quali riteniamo i più interessanti tra quelli in circolazione.

  1. Google Trends
  2. AdWord & SEO Keyword Permutation Generator
  3. Keyword Shitter
  4. Answer the Public
  5. Google Search Console
  6. Google

La SEO fondamentalmente è una serie di metodologie che rende più semplice per i motori di ricerca trovare, includere, categorizzare e dare un punteggio ai tuoi contenuti. 

Partiamo da un altro strumento sempre a marchio Google, e che permette di monitorare quali termini vengono cercati maggiormente dagli utenti, nel tempo. Dovrete quindi partire con una piccola lista di parole chiave individuate da voi, per utilizzarlo, sulla base della conoscenza del vostro sito e dei vostri prodotti.

Una volta individuate quelle che possono fare al caso vostro, le inserirete nella ricerca di Google Trends, e potrete con pochi click verificare quanto le vostre parole chiave siano state cercate da tutti gli utenti che fanno le loro ricerche su Google, negli ultimi 12 mesi.

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Questo strumento vi permetterà anche di verificare se la popolarità delle parole chiave che avete deciso di ricercare è variata rispetto ai cinque anni precedenti. Con un’occhiata, anche veloce, ai dati che vi fornisce Google Trends, potrete inoltre sincerarci del fatto che ci sia o meno una certa stagionalità nelle ricerche delle nostre parole chiave.

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Questo dato vi può essere estremamente utile per pianificare le vostre campagne e decidere che budget allocare, rispetto ai diversi periodi dell’anno, qualora vedeste che c’è un trend che si ripete. Ad esempio, se doveste rendervi conto che le parole chiave relative ai vostri prodotti vengono ricercate sempre con maggiore frequenza in alcuni periodi dell’anno (per esempio, durante il periodo di Natale, perché si tratta di prodotti ideali per essere messi sotto l’albero come regali, oppure a ridosso dell’estate, se per caso vendeste costumi da bagno), deciderete di adeguare le vostre offerte alzandole in questo periodo, per essere sicuri di ottenere il massimo delle conversioni.

Ecco perché riteniamo che Google Trends sia uno strumento decisamente interessante, soprattutto se pensiamo a che bacino di utenza enorme sia rappresentato da tutti coloro che fanno ricerche su Google, ogni giorno!

Vogliamo darvi però un’altra dritta, sempre relativa a Google Trends, relativa ad una funzione ancora poco utilizzata che si trova al suo interno.
Stiamo parlando delle query associate. Sapete già di cosa parliamo?

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Se cercate nella parte inferiore dell’interfaccia di Google Trends, troverete la voce ‘Related queries’, tramite la quale avrete accesso a questa funzione. Le query associate sono in sostanza le ricerche associate alle parole chiave che avete inserito nella vostra ricerca. Google infatti vi fa il prezioso assist di mostrarvi quali sono quelle con frequenza in aumento. In questo modo potrete rendervi conto di cosa cercano gli utenti in questo momento, ed anche qui adattare il vostro investimento. Al di là della ricerca di parole chiave, riteniamo che sia una funzione piuttosto interessante per comprendere il comportamento degli utenti relativo ai vostri prodotti, cosa li incuriosisce e cosa è di tendenza. Insomma, un modo per avere sempre un occhio sulle nuove tendenze.

AdWord & SEO Keyword Permutation Generator

Passiamo adesso al secondo strumento che abbiamo deciso di includere nella nostra lista di strumenti gratuiti per la ricerca di parole chiave: AdWord & SEO Keyword Permutation Generator.

Come funziona questo strumento? È piuttosto semplice, si parte da tre liste di parole chiave che sarete voi a fornire allo strumento stesso. Sarà quindi vostra cura buttare giù, oppure inserire una volta che le avrete generate, delle brevi liste di parole chiave che abbiano senso rispetto al vostro business ed ai prodotti che vendete.

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Sarà poi lo strumento stesso a combinare le keyword contenute nelle liste, per creare tutte le combinazioni possibili ottenibili. Troviamo che si tratti di uno strumento particolarmente utile quando ci sono una serie di attributi che possono venire attribuiti a diversi prodotti tra quelli che vendete, come anche nel caso in cui vogliate attribuire ai prodotti diverse combinazioni.

Vi abbiamo in precedenza suggerito di utilizzare tre liste diverse, in quanto in questo modo è possibile ottenere il risultato migliore possibile. Tuttavia è anche possibile utilizzare solamente due liste, per creare le proprie combinazioni di keyword con AdWord & SEO Keyword Permutation Generator. Certamente si tratta di uno strumento piuttosto basilare, senza molte funzioni aggiuntive rispetto a quella che vi abbiamo già descritto. Come però sa chiunque abbia avuto a che fare con la creazione di combinazioni di keyword per le proprie campagne, con l’ausilio di AdWord & SEO Keyword Permutation Generator è possibile risparmiare un bel po’ di tempo, potendolo poi impiegare per altre attività non gestibili in maniera automatica.

Keyword Sh!tter

Ecco il terzo degli strumenti che abbiamo selezionato con lo scopo di aiutarvi nella ricerca di parole chiave: Keyword Shitter. Si tratta di uno strumento estremamente performante, che vi darà l’imbarazzo della scelta in quanto a parole chiave che genererà, e che anzi dovrete fermare voi prima che crei liste potenzialmente senza fine. Mentre infatti nei due casi precedenti dovrete essere voi ad inserire le parole chiave in una piccola lista, in questo caso vi basterà inserire all’interno del tool una parola chiave base, e poi attivarlo.

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Sarà poi Keyword Shitter a generare per voi tutta una lista di parole chiave, correlate con quella che avete inserito. In questo modo potreste usare queste liste anche come base per poi utilizzare gli altri tool della nostra lista. Ricordatevi però di interrompere la ricerca del tool quando avrete ricevuto la quantità di parole chiave necessarie al lavoro che dovete fare. Infatti, se lascerete che Keyword Shitter lavori senza sosta, continuerà potenzialmente all’infinito a generare nuove parole chiave attingendo ai risultati di Google Autocomplete, cioè quelli che completano le parole e le frasi che si iniziano ad inserire nella barra di ricerca di Google.

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Anche in questo caso, il tool non vi darà molto di più di questa funzione di ricerca di parole “ad albero”, se così vogliamo definirla. Non troverete infatti informazioni su quali delle parole chiave generate sono maggiormente performanti o più ricercate, ma avrete solamente una lista di parole.

Tale lista può essere, tuttavia, filtrata. I filtri funzionano in due modi: c’è il filtro positivo, che permette di includere solamente le parole chiave che contengono una certa parola.

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In alternativa, si può utilizzare il filtro negativo, tramite il quale limitare la ricerca solamente alle combinazioni di parole chiave che non contengono una certa parola, invece.

Answer the Public

Eccoci arrivati ad Answer the Public, uno dei nostri preferiti, tra gli strumenti gratuiti per la ricerca di parole chiave.

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Answer the public ha varie funzioni tra le quali è possibili scegliere. Per utilizzarlo, si comincia inserendo una parola chiave o una combinazione di esse, che vogliamo funga da seme per la nostra ricerca. Il sistema in questione si discosta dal funzionamento di molti altri, in quanto non troverà solamente parole chiave o combinazioni di esse, ma genererà invece una serie di combinazioni, frasi e domande. Come abbiamo visto prima, si tratta di quelle che possiamo definire query di ricerca, ovvero domande frequenti che contengono le parole chiave che sono state inserite.

Poniamo caso che abbiate inserito come parola chiave d’origine in Answer the Public “libri di viaggi”. Il sistema inizierà restituendovi in primis una serie di domande come “Qual è il libro di viaggi più interessante?”. L’obiettivo è quello di intercettare plausibili ricerche che potrebbero fare gli utenti su Google, e per cui i vostri prodotti potrebbero rappresentare un’ottima risposta. Answer the public utilizza i termini di domanda, come “quale, chi, cosa, perché, quando” per generare tutta una serie di queste domande. Troverete un vero e proprio albero di risultati popolato da queste domande generate in automatico.

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Ma non è finita qui. Dopo le domande, infatti, sarà la volta delle parole chiave composte con l’aggiunta di proposizioni: come per, senza, con, e così via.

Riprendiamo allora l’esempio di prima e facciamo conto che abbiate inserito sempre la dicitura “libri di viaggi” nella vostra ricerca, in quanto attinente ai prodotti che offrite sul vostro sito. Nel secondo gruppo di risultati potreste trovare qualcosa come “libri di viaggi con belle foto” oppure “libri di viaggi per i più avventurosi”.

Dopo questa sezione, è la volta di quella dedicata ai confronti. Le frasi create in questo caso, sulla base delle vostre parole chiave, lo saranno con termini come “rispetto a, contro, come, oppure” Ormai vi sarete fatti un’idea del funzionamento di Answer the Public, ma proseguiamo comunque con gli esempi. Potremmo quindi trovare frasi, sempre per le stesse parole chiave, come “libri di viaggio come quelli della Lonely Planet”. Tutto sempre per rispecchiare eventuali ricerche degli utenti su Google ed aiutarvi a creare campagne adatte a raggiungerli.

Passiamo poi ai risultati per ordine alfabetico, che racchiudono quelli di Google Autocomplete, ordinati appunto alfabeticamente.

Gli ultimi risultati che vi fornirà Answer the Public sono infine quelli relativi alle parole chiave correlate, solitamente una lista di 20 parole chiave che il sistema ritiene siano correlate a quanto inserito.

Google Search Console

Eccoci arrivati ai nostri ultimi due tool per la ricerca di parole chiave. Ve lo preannunciamo, entrambi sono tool di Google. Partiamo dal primo, ovvero da Google Search Console. Grazie ad esso, potremo guardare le parole chiave da un nuovo punto di vista.

Fino adesso, infatti, abbiamo seguito quello che fanno la maggior parte dei tool di ricerca di parole chiave, ovvero ricercare quelle più utilizzate, oppure generare quelle che è più probabile che gli utenti utilizzeranno. Tuttavia, c’è un altro dato che può essere estremamente interessante ed utile.

Probabilmente lo avrete già indovinato, a questo punto: parliamo di quelle keyword per cui il vostro sito internet ed i vostri prodotti sono già posizionati su Google. Si tratta di quei risultati di ricerca per cui, grazie alle azioni che avete già intrapreso, gli utenti online già trovano i vostri prodotti su Google.

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Direttamente dalla Search Console di Google, potrete accedere alla sezione dedicata alla performance, e da lì a quella in cui invece troverete le Query che sono state fatte dagli utenti. Nello specifico, potrete monitorare, nelle ultime 4 settimane, quali sono state le query di ricerca grazie alle quali ci sono stati più click sul sito che state monitorando tramite la Google Search Console. Ma non solo.

Avrete anche modo di visionare le impression, cioè quante volte il vostro sito è apparso nei risultati di ricerca, la click-thorugh rate, che come rapporto tra i click che vengono effettuati sul vostro sito, rispetto alle volte in cui il sito viene visualizzato nei risultati di ricerca, misura il rendimento delle parole chiave per cui siete già posizionati. Con un’analisi approfondita di questi dati, sarete in grado di capire quante volte apparite già nei risultati di ricerca, e quante volte questi risultati sono talmente accurati che effettivamente gli utenti vanno a finire sul vostro portale.

Google

Eccoci arrivati all’ultima voce della nostra lista. Avrete di certo già immaginato qual è l’ultimo strumento che vogliamo consigliarvi per trovare le parole chiavi migliori: si tratta proprio di Google, lo strumento tramite cui passano tutte le ricerche degli utenti.

Per utilizzare al meglio Google per ricercare le parole chiave, iniziate con l’inserire la parola chiave da cui volete partire nel box di ricerca di Google, e passate poi a dare un’occhiata ai suggerimenti che Google vi fornirà in automatico. Il numero di risultati è inimmaginabile e vi fornirà una lista iniziale di suggerimenti per le vostre parole chiave.

Si può poi procedere con lo studiare la sezione “People also ask”. Non sempre troverete questa opzione quando effettuerete una ricerca su Google, ma in alcuni casi comparirà e vi darà certamente delle indicazioni importanti sulle query che vengono fatte più spesso su Google da chi è alla ricerca di prodotti, servizi o semplicemente riposte. Una volta che avrete scelto di visualizzare alcune domande, cliccandoci, vedrete che Google ve ne suggerirà via via altre. Certamente, non si tratta di uno strumento comodo né strutturato.

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Dovrete annotare a mano tutte le parole chiave suggerite o le domande correlate, una ad una. Nonostante siano decisamente attendibili, questi risultati non sono strutturati e ti consigliamo di utilizzarli più che altro come una base di partenza per creare la tua lista di parole chiave, oppure di assicurarti che quelle che hai già scelto siano corrette ed in linea con quanto vogliono gli utenti.

Un altro consiglio che vogliamo darti per utilizzare Google a tuo vantaggio, è quello di utilizzare al meglio i risultati di ricerca, ovvero la SERP di Google. Questo acronimo sta per Search Engine Results Page, e sta ad indicare la lista di risultati che si ottengono una volta effettuata una query di ricerca su Google.

Potreste ad esempio provare ad inserire la parola chiave per cui volete posizionarvi. Osserverete come sono strutturati gli annunci sponsorizzati, oppure se ci sono gli indicatori “featured” oppure se il contenuto che ne deriva è di stampo informativo oppure commerciale. A cosa mi serve tutto questo? Potreste chiedervi. Innanzitutto, a capire se solitamente chi fa quella ricerca ha intenzione di fare un acquisto oppure ricerca solo informazioni. In molti trascurano Google quando si tratta di scegliere la rosa di tool da usare per la gestione delle proprie parole chiave. È un grave errore, a nostro avviso.

Significa disegnare tutta una strategia e poi trascurare di monitorare il suo risultato.

Conclusioni

Un appunto finale: i tool gratuiti di cui abbiamo parlato sono strumenti molto validi, ma ovviamente con strumenti a pagamento si può avere una quantità di dati maggiore e migliore.

Quindi, per fare una ricerca per campagne con budget ridotti, contenuti per il vostro sito web sono strumenti ottimi, ma non per fare grandi campagne dove la scelta di una keyword rispetto a un’altra può far perdere o risparmiare centinaia se non migliaia di euro.

Speriamo che la lista dei nostri strumenti gratuiti per la ricerca delle parole chiave vi sia piaciuta. Fateci sapere se iniziate ad utilizzarli e come vi trovate nel farlo!

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